Ho fatto uno speech l’altra settimana, ero l’ultimo, dopo una giornata intensa, ta speaker e momenti di networking.
Al momento di salire sul palco, su 160 persone, quasi un centinaio è già andato via.
Eh, non era facile resistere fino alla fine, posso capire. Ero stanco anch’io.
Chi aveva il treno, chi una famiglia che la/lo aspetta, insomma per me è stata dura digerire il fatto che avevo meno della metà del pubblico.
Sconforto sì, ma io che colpa avevo?
Forse essere l’ultimo era un colpa?
O forse.
Ero semplicemente il finale in bellezza per chi rimaneva.
Allora cosa ho fatto?
Ho fatto vedere le slide che “avrei” dovuto mostrare ed ho detto che non le farò vedere.
Ho detto che non farò la mia presentazione.
Ho improvvisato qualcosa perché sapevo che era l’unico modo per tenerli “vivi”.
Come è andata? Da Dio.
C’è ch imi ha detto che era la miglior presentazione della giornata, c’è chi mi ha detto che ci vuole un gran coraggio a far quello che ho fatto, e c’è chi mi ha detto che non si aspettava qualcosa del genere.
Un mazzo di carte e un racconto vero, mettendo a nudo le nostre ipocriticità. Spiegando la differenza tra la teoria e la pratica, mettendo in pratica la teoria che insegno.
Morale?
Improvvisare si può, ma se non hai i km alle spalle, sembrerà solo un arrampica sugli specchi.
La teoria va messa in pratica, non solo studiata.
#PresentazioniB2B