Il bilancio delle competenze è uno strumento prezioso per chi vuole fare il punto sulle proprie capacità.Si tratta di un percorso strutturato che aiuta a riconoscere i propri punti di forza e le aree di miglioramento, con l’obiettivo di definire un progetto professionale coerente. Come spiega Evangelista (2001): “Il bilancio delle competenze è un percorso che permette di mettere a punto un progetto professionale attraverso l’analisi sistematica delle caratteristiche personali, con l’aiuto di strumenti strutturati come test e schede di autoanalisi.” Per le aziende, è anche un mezzo utile per valorizzare i talenti interni e pianificare percorsi di crescita e formazione mirati. Attivare una mappatura delle competenze scientifica significa

Le soft skills — o competenze trasversali — sono sempre più decisive per la crescita personale e professionale.Si tratta di abilità che influenzano il modo in cui comunichiamo, gestiamo le emozioni, prendiamo decisioni e lavoriamo in gruppo. A differenza delle hard skills, che si apprendono in corsi o scuole, le soft skills si costruiscono nel tempo, attraverso esperienze e riflessione personale. Tra le più richieste nel mondo del lavoro di oggi troviamo: - Comunicazione efficace - Leadership e gestione dei conflitti - Lavoro di squadra - Adattabilità e resilienza - Gestione del tempo - Pensiero critico e problem solving Chi possiede queste abilità è in grado di affrontare il cambiamento con sicurezza e di contribuire in modo costruttivo alla crescita dell’organizzazione.

Le competenze si possono raggruppare in varie categorie, tutte complementari tra loro: - Saperi teorici → comprendono le conoscenze concettuali e descrittive. - Saperi procedurali → riguardano il come fare e guidano l’azione concreta. - Saper fare esperienziali → derivano dall’esperienza e dall’applicazione pratica. - Saper fare sociali → includono le capacità relazionali, la comunicazione e la collaborazione. - Saper fare cognitivi → riguardano il pensiero critico, la logica e la risoluzione dei problemi. Come sostiene Donald Schön, la vera competenza è “conoscenza in azione”: nasce quando il sapere diventa comportamento efficace.

Viviamo in un’epoca in cui tutto cambia rapidamente: le tecnologie, i ruoli professionali, i mercati. In questo contesto fluido, le competenze rappresentano la vera chiave per entrare, restare e crescere nel mondo del lavoro. Non bastano più i titoli di studio o le esperienze passate: oggi servono competenze tecniche aggiornate (hard skills) e abilità trasversali (soft skills) che permettano di adattarsi ai cambiamenti e lavorare con efficacia. Le aziende cercano persone flessibili, collaborative e capaci di apprendere continuamente — non solo esecutori, ma professionisti consapevoli. 🔍 Che cosa significa “competenza”? Il termine competenza deriva dal latino competentia, da cum petere, che significa “andare insieme verso un obiettivo”.Essere competenti significa saper agire in modo efficace, combinando conoscenze, capacità e atteggiamenti. Lo studioso Boyatzis (1982) la definisce come una “caratteristica intrinseca di un individuo, causalmente collegata a una prestazione efficace o superiore nella mansione”.In altre parole, una competenza non è solo ciò che si sa, ma anche come si mette in pratica ciò che si sa.

Hard o Soft Skills? Siamo onesti, il mercato chiede entrambe. Ma se dovessi puntare 6 mesi su una sola, quale sceglierebbe il tuo 'te' futuro? Le competenze tecniche (Hard Skills) o l'intelligenza emotiva/comunicazione (Soft Skills)? Raccontaci il tuo piano, e se hai un esempio di skill che ti ha svoltato un colloquio, condividi!